Joy era nata in una famiglia cattolica praticante ed era veramente innamorata della storia di Gesù. Quando pensava a Gesù lo immaginava come una figura di umano candido, buono, fluente sempre dedito all’ascolto dell’ altro. Un umano capace di aspettare in silenzio e comunicare col silenzio.
Una montagna di Amore, via! Joy diceva dentro se “Quale umano ha tanto amore che perdona i torti subiti, aiuta i poveri di fatto e si circonda di persone che sono rifiutate dalla società?..nessuno”. Ma questa sensazione di amorevolezza, pace si muoveva dentro lei accendendo ricordi....
Gesù era il suo eroe, colui che si preoccupava sempre degli altri: la spaventava un pò quando si arrabbiava perchè nella sua mente non capiva cosa lo facesse veramente adirare...ma questo lo rendeva più accessibile.
La cosa che affascinava Joy era il fatto che creasse..chiamateli miracoli..ma Gesù guariva con le mani, creava parlando con l’ acqua, con le terra col suo Dio!
Poi..Joy scoprì che gli umani, inserirono il Peccato, la Punizione...e non le tornava poi molto con le parole di Amore di Gesù, e l’ unicà spiegazione che si dette è che gli uomini trovarono il modo di imprigionare pure Gesù e non solo nella storia vera, ma pure in tutti i giorni.